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1915-2015 Cent'anni fa il genocidio degli Armeni

scrittrice Arslan alla LetterariaLa Fondazione Giorgio Zanotto, la Società Letteraria di Verona e il Centro di Cultura Europea Sant’Adalberto sono lieti di invitarLa all’incontro “1915 – 2015 Cent’anni fa il genocidio degli Armeni. La memoria e la speranza. Incontro con Antonia Arslan” che si terrà venerdì 27 febbraio 2015 alle ore 17,30 presso Società Letteraria di Verona – Sala Montanari (Piazzetta Scalette Rubiani, 1 – Verona).

Ingresso libero fino a esaurimento posti.

Antonia Arslan

Già ospite della Fondazione Zanotto nel 2012, è laureata in archeologia, è stata professore di Letteratura italiana moderna e contemporanea all’Università di Padova. È autrice di saggi sulla narrativa popolare e d’appendice e sulla galassia sommersa delle scrittrici italiane (Dame, galline e regine. La scrittura femminile italiana fra ‘800 e ‘900). Attraverso l’opera del grande poeta armeno Daniel Varujan — del quale ha tradotto le raccolte II canto del pane e Mari di grano — ha dato voce alla sua identità armena. Ha curato un libretto divulgativo sul genocidio armeno e una raccolta di testimonianze di sopravvissuti rifugiatisi in Italia. Nel 2004 ha scritto il suo primo romanzo, La masseria delle allodole, che ha vinto il Premio Stresa di narrativa ed è stato finalista del Premio Campiello e che tre anni dopo è diventato un film dei fratelli Taviani. Nel 2009 ha pubblicato il libro La strada di Smirne cui sono seguiti Ishtar 2:Cronache dal mio risveglio, Il cortile dei girasoli parlanti e Il libro di Mush

 

UN CRIMINE DIMENTICATO DALLA STORIA

Il genocidio armeno è stato il primo del Novecento, nonché uno dei più dimenticati tanto da essere preso da Hitler a modello del massacro che serbava in mente contro gli Ebrei: “Chi si ricorda oggi dello sterminio degli Armeni?”. Gli Armeni furono così vittime di un genocidio dimenticato che sarebbe diventato un riferimento tragico per coloro che vennero dopo.

Nel quadro del primo conflitto mondiale (1914-1918) si compie in Turchia il genocidio del popolo armeno. Con esso, il governo, dominato dal partito “Unità e Progresso” (chiamato dei Giovani Turchi), che aveva preso il potere nel 1908, attuò l’eliminazione dell’etnia armena, presente in Anatolia fin dal 7° secolo a.C. I prodromi dei massacri degli Armeni sono da ricercare nel mutamento del quadro politico internazionale durante il XIX secolo e nel declino che in tale contesto stava subendo l’Impero ottomano: lo sterminio del 1915 fu preceduto dai pogrom del 1894-96 voluti dal Sultano Abdul Hamid II e da altri massacri, in particolare nel 1909 in Cilicia. Il movente fondamentale che ispirò l’azione di governo dei Giovani Turchi fu l’ideologia panturchista e la volontà di riformare lo Stato su una base nazionalista.

La pianificazione del genocidio avvenne tra il dicembre del 1914 e il febbraio del 1915 con l’aiuto di consiglieri tedeschi, alleati della Turchia all’interno del primo conflitto mondiale. Il 24 aprile del 1915 tutti i notabili armeni di Costantinopoli vennero arrestati, deportati e massacrati. Unitamente all’eliminazione dell’elite armena, si procedette,a  partire dal gennaio del 1915, al disarmo e uccisione dei soldati armeni e, da maggio, fu intrapresa un’opera di sistematica deportazione della popolazione armena verso il deserto di Der-Es-Zor, dove giunsero in pochi, in quanto la maggioranza fu decimata lungo la strada. Nel 1915 un milione e mezzo di Armeni fu sterminato e altrettanto sradicato dal proprio territorio.

Da allora, i governi turchi che si sono succeduti hanno combattuto energicamente per far dimenticare questo triste episodio del passato del loro Paese. Il genocidio armeno, resta, oltreché impunito, un genocidio dimenticato e in parte disconosciuto. Una tragedia di enormi dimensioni resa ancor più dolorosa dal prolungato silenzio e dall’indifferenza non solo turca ma internazionale che l’hanno accompagnata. La questione del riconoscimento del genocidio coinvolge dunque non solo Armeni e Turchi ma la coscienza di ciascuno nella ricerca di restituire una verità storica e una memoria viva, attraverso cui risarcire le vittime e riprendere un percorso di dialogo e convivenza possibili.

 Il 24 aprile 2015 sarà commemorato il Centesimo Anniversario del Genocidio

Venerdì 27 febbraio 2015 alle ore 10 presso l’Educandato Statale “Agli Angeli”, Antonia Arslan e Sargis Ghazaryan, ambasciatore delle Repubblica d’Armenia in Italia, incontreranno i ragazzi dell’Istituto  Montanari, dell’Istituto Berti e dell’Educandato “Agli Angeli”

Rassegna Stampa

L Arena 2015 02 27