Stato e società nella cultura cattolica del dopoguerra
27 maggio 2005, Attilio Nicora e Giulio Andreotti incontrano Verona Il 27 maggio scorso, per iniziativa della Fondazione Giorgio Zanotto, si è svolta presso il Polo didattico Giorgio Zanotto una straordinaria tavola rotonda tra il Cardinale Attilio Nicora e il Senatore Giulio Andreotti sul tema Stato e società nella cultura cattolica del dopoguerra – l’eredità di Giorgio Zanotto. L’incontro – aperto da una preziosa e puntuale analisi del contesto storico politico e civile del periodo, offerta dal notaio Giuseppe Camadini – è stato moderato da un eccellente giornalista e scrittore come Stefano Lorenzetto, e accolto da un pubblico numeroso e interessato. Si è potuto così riflettere insieme sugli anni che hanno visto il processo di unificazione del nostro Paese, alla luce dei contributi dati a tale processo dalla cultura cattolica dell’epoca, con uno sguardo particolare all’attività socio-politica svolta da Giorgio Zanotto a Verona nei diversi ambiti in cui è stato protagonista e attento artefice dello sviluppo. La tavola rotonda ha offerto spunti di illuminante visione dei fatti accaduti, mescolando insieme sapere e ironia, intrecciate con aneddoti e curiosità offerte da entrambi i protagonisti. Quando al Cardinale Nicora è stato chiesto di indicare, a suo giudizio, le qualità più importanti di un uomo politico, al di là della competenza e dell’efficienza sempre necessarie, il cardinale ha sottolineato l’importanza per il politico di essere animato da una passione civile per il bene comune sapendo raccordare valori e interessi in un progetto organico adatto e ben inserito nel territorio. Per il Senatore Andreotti i motivi fondamentali della crisi attuale della politica vanno ricercati nella mancanza di elaborazione della progettualità e forse anche nell’attuale inadeguatezza della legge elettorale maggioritaria, che, per la complessità del nostro Paese, dovrebbe a suo giudizio essere cambiata con l’introduzione di un sistema elettorale di tipo proporzionale. È anche vero infine che il modo migliore per cambiare la situazione, per il Senatore Andreotti, è quello di formare una nuova classe dirigente attorno ad un’idea alta e forte della politica, finalizzata alla costruzione del maggiore bene comune possibile. Sua Eminenza Nicora ha ricordato poi, sulla base della conoscenza diretta, la figura e l’impegno civile, mai disgiunto dai valori religiosi, di Giorgio Zanotto, rievocandone la passione per tutto ciò che era «bello, buono e utile, e la capacità cioè di far convivere la carità cristiana con la dimensione pubblica, valore che ancora oggi sarebbe assai utile». Ed è questa l’eredità che più si evidenzia da questo straordinario incontro tra questi due grandi personaggi, e cioè che la cultura politica del cattolicesimo democratico, elaborato e sperimentato dall’impegno duro e coerente di Giorgio Zanotto come di tante altre persone nei decenni passati, è una cultura che ha molto da dire anche all’oggi e al futuro del nostro Paese. Gli atti del convegno sono pubblicati in un numero speciale del Notiziario della Banca Popolare di Verona.