Ricerca sui tumori del Pancreas (2003-2008)
RICERCA SUI TUMORI DEL PANCREAS A VERONA
Pochi sanno che in Italia muoiono 7000 persone lanno per questa malattia, quarta causa di morte per neoplasia in Europa occidentale con circa 45.000 decessi per anno.
Cause: in pratica non sono note; è ancora una strada tutta da percorrere. Solo una piccola parte ha una componente di predisposizione ereditaria (genetica).
I tumori del pancreas. Oggi sappiamo che esistono diversi tipi di tumore pancreatico, a cui corrispondono terapie e prognosi differenti. In particolare esistono tumori del pancreas che nascono dalla componente esocrina (quella che produce enzimi per la digestione) o alla componente endocrina (quella che produce ormoni tra i quali il più noto è linsulina, implicato nel diabete).
La diagnosi: una diagnosi corretta prevede il contributo congiunto della Radiologia e della Anatomia patologica, associando moderne tecniche ecografiche e radiologiche con analisi delle cellule e tessuti prelevati anche in corso di intervento chirurgico.
La cura: ancora oggi, medici anche esperti considerano senza speranza di cura e con poca speranza di sopravvivenza un paziente con una massa pancreatica e/o con localizzazioni secondarie (metastasi) al fegato. La chirurgia è in grado di guarire alcuni tipi di tumore pancreatico e ha fatto progressi permettendo una sopravvivenza maggiore assieme alla chemioterapia. Molto si spera per il prossimo futuro dalle conoscenze derivate dai recenti progressi nella ricerca di cui questo Convegno rappresenta una delle punte avanzate.
Il contributo della Chirurgia Pancreatica di Verona:
Il Policlinico di Verona rappresenta un centro di riferimento nazionale e internazionale per le malattie neoplastiche del pancreas. Annualmente vengono osservati più di 900 casi di diversi tipi di tumore pancreatico ogni anno, facendo di Verona il primo Centro Europeo per numero di osservazione e interventi chirurgici per questa patologia.
Per quanto concerne i tumori più frequenti, quelli della componente esocrina (digestiva), bisogna sottolineare che questi sono di diverso tipo : taluni guaribili dalla sola chirurgia (cistici), altri purtroppo la maggior parte (80%) rappresentano il problema più scottante e difficile. Anche in questo caso la curabilità del male é legata alla diagnosi precoce. Nel corso dell'ultimo decennio, nei pazienti sottoposti a intervento chirurgico si è passati da una sopravvivenza a 5 anni del 2% alla attuale sopravvivenza del 20% osservata nella nostra casistica.
Un tumore endocrino invece, anche se con metastasi al fegato, può avere una buona aspettativa di cura mediante chirurgia e/o terapie farmacologiche che può assicurare il controllo della malattia per lunghi tempi.
L'attività di ricerca clinica e di partecipazione alla ricerca di base e applicata del gruppo coordinato dal Prof. Pederzoli è ben nota in Italia e nel mondo.
Il contributo della Anatomia Patologica di Verona:
L'Anatomia Patologica di Verona ha dato un contributo essenziale alla comprensione dei tumori del pancreas. Ha contribuito in maniera sostanziale infatti a definire una nuova classificazione delle neoplasie pancreatiche, distinguendone i diversi tipi, nonché ad identificare nuove entità.
L'impegno dell'Anatomia Patologica veronese in campo oncologico è sicuramente intenso e riconosciuto a livello internazionale. Tale contributo è documentato dalla partecipazione di diversi membri alla stesura delle nuove classificazioni dei tumori da parte dell'Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) e in particolare:
– del Prof. G. Zamboni, coautore della classificazione OMS sui tumori del pancreas nel 2000,
– del Prof. G. Martignoni, coautore della classificazione OMS sui tumori del rene in corso di stampa nel 2004,
– del Prof. F. Menestrina, coautore della classificazione OMS sui tumori del polmone in corso di stampa nel 2004.
Accanto alla esperienza e le tecniche tradizionali, parte non secondaria hanno giocato le nuove tecnologie di biologia e morfologia molecolare disponibili presso l'Anatomia Patologica del Policlinico.
Il contributo della ricerca sulle anomalie presenti nelle cellule tumorali (Biologia Molecolare e Cellulare) :
Il gruppo che si occupa della ricerca molecolare e cellulare è coordinato dal prof. Aldo Scarpa e coinvolge diversi ricercatori impegnati sui diversi campi oggetto della ricerca. Ad esempio il dr. Patrick Moore si interessa delle anomalie del DNA e il dr. Claudio Sorio di creare modelli di cellule per i diversi sottotipi di tumore pancreatico, per studiarne le caratteristiche utili a mettere a punto o testare nuove forme di terapia.
Ma in questi tumori così aggressivi, questa biologia molecolare e cellulare il convegno che verrà fatto a Verona che novità ci porta?
La biologia molecolare ci offre oggi tecnologie che permettono di studiare contemporaneamente centinaia e addirittura migliaia di geni e riconoscere quali sono attivi o inattivi nelle cellule tumorali. Queste tecnologie, che fondono informatica e nanotecnologie, ci permettono di identificare una carta di identità del singolo tumore e così riconoscere nellambito di tumori apparentemente uguali sottotipi con prognosi e terapie diverse. Ci aspettiamo con lutilizzo di un microchip (grande come una schedina di telefonino) e poche cellule ottenute mediante aspirazione con un ago sottile potremmo arrivare ad identificare il tipo di tumore, il sottotipo e i farmaci a cui quel particolare tumore é sensibile o resistente.
Perché Verona.
Lalto livello della ricerca in atto all'Università di Verona é riconosciuto sia a livello nazionale che internazionale.
Esiste una grande difficoltà a livello mondiale nel tradurre nella pratica clinica (ricerca applicata) i risultati ottenuti dalla ricerca di base, per la carenza di associazione e coordinamento tra i gruppi coinvolti nella ricerca e quelli coinvolti nella diagnosi e cura delle malattie. Questo è quello che abbiamo cercato di fare a Verona.
Sono infatti presenti presso lUniversità di Verona casistiche ampie delle diverse neoplasie pancreatiche, un alto grado di collaborazione e di esperienza multidisciplinare, tecnologie molecolari di avanguardia. Questi rappresentano i presupposti essenziali per una ricerca di base e applicata di buon livello.
Come è nato il gruppo di ricerca sul pancreas a Verona.
Il gruppo è nato grazie alla sensibilità e alla attenzione del Prof. Giorgio Zanotto, presidente della Banca Popolare di Verona e del Dott. Gianandrea Chiavegatti, presidente del Consorzio per gli Studi Universitari. Questi infatti hanno permesso pochi anni orsono di acquisire risorse umane e materiali indispensabili all'avvio di questa attività.
Il supporto della Fondazione Giorgio Zanotto è tuttora vivo e ha permesso l'acquisizione di uno strumento chiave per l'analisi molecolare dei tumori e il rientro di un cervello specialista in bioinformatica che era emigrato a Londra.
Prof. Aldo Scarpa Responsabile Italiano del progetto di Ricerca
Prof. Paolo Pederzoli Coordinatore Clinico del progetto
Prof. Fabio Menestrina Coordinatore Anatomopatologo del progetto