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Inaugurazione del Master in Gestione e innovazione nelle Amministrazioni Pubbliche


Sabato 9 Ottobre 2004, ore 10,00
Facoltà di Giurisprudenza – Università degli Studi di Verona

 Intervento del Ministro per la Funzione Pubblica
Luigi Mazzella all’inaugurazione del Master in Gestione e innovazione nelle Amministrazioni Pubbliche

 è con grande piacere che ho accettato l’invito della Facoltà di Giurisprudenza dell’Università di Verona ad aprire il Master di l° livello in gestione e innovazione nelle amministrazioni pubbliche. Infatti, il compiacimento per il moltiplicarsi delle iniziative accademiche di formazione avanzata, specifica per le pubbliche amministrazioni, si aggiunge, in questa circostanza, alla soddisfazione per l’inizio di un percorso comune tra il Dipartimento e la Facoltà.

L’apertura del Master è infatti anche l’occasione per la firma del protocollo di adesione della Facoltà al Programma Cantieri del Dipartimento della Funzione Pubblica, in qualità di partner. Con il Programma Cantieri per il cambiamento delle amministrazioni pubbliche, il Dipartimento sta realizzando una strategia di sostegno alle amministrazioni che sono impegnate nell’innovazione della loro organizzazione, per migliorare la qualità dei servizi e gli effetti delle politiche pubbliche.

L’innovazione nella P.A.

1. L’innovazione nelle Pubbliche Amministrazioni riveste un ruolo centrale all’interno del programma di modernizzazione del Paese, che il Governo si è fortemente impegnato a realizzare.

Oltre a rappresentare uno dei principali strumenti di sostegno e di ausilio per gli organi e le istituzioni del Governo, le Pubbliche Amministrazioni svolgono funzioni e servizi a beneficio della collettività e delle imprese.

Se queste funzioni e servizi sono svolti in modo efficiente, si traducono anche in un vantaggio competitivo per l’economia; se sono svolti in modo inefficiente, non solo pregiudicano gli interessi che dovrebbero tutelare, ma diventano un onere aggiuntivo per il sistema economico e per le singole imprese e, alla lunga, possono contribuire a determinarne perdita di competitività e decadenza.

Una Pubblica Amministrazione efficace e di qualità, che raggiunge i risultati prefissati incontrando le attese e le aspettative di cittadini e imprese, è l’unica risposta veramente democratica ai bisogni e alle attese della collettività.

2. Tuttavia, l’efficienza delle Pubbliche Amministrazioni è il frutto di un costante processo di innovazione dell’organizzazione amministrativa, e non l’esito di una singola azione. Innovare nelle Pubbliche Amministrazioni vuoi dire migliorare costantemente la capacità delle istituzioni pubbliche di rispondere ai bisogni di cittadini e imprese, fornendo i servizi effettivamente richiesti e necessari in modo semplice e fruibile.

A questo scopo il mio Dipartimento si è reso promotore della realizzazione di programmi che favoriscano l’innovazione nelle diverse pubbliche amministrazioni attraverso l’utilizzo delle diverse leve del cambiamento, partendo, certamente, dalla diffusione dell’uso delle nuove tecnologie, ma non tralasciando altri fattori chiave quali:

   la formazione dei pubblici dipendenti e la loro motivazione;
   il
cambiamento delle strutture organizzative e dei processi;
   il miglioramento della comunicazione istituzionale e del dialogo dell’amministrazione con cittadini e imprese.

 Certamente, un’innovazione che voglia essere realmente tale non può prescindere ai progressi della tecnologia. L’introduzione delle nuove tecnologie informatiche offre alla Pubblica Amministrazione opportunità enormi per migliorare l’efficienza, la qualità del servizi, gli effetti delle politiche pubbliche.

Tuttavia, va respinta l’equazione “innovazione = nuova tecnologia”, essendo ormai pacifico che si tratta solo di uno degli strumenti di modernizzazione del sistema, che deve essere necessariamente inserito in un processo più ampio, in cui contano anche altri fattori, tra cui in primis il fattore “umano”.

Occorre cioè puntare molto sulla formazione e sulla motivazione dei pubblici dipendenti, favorendo così l’indispensabile rafforzamento delle professionalità necessarie a spostare sul terreno dell’innovazione l’intera compagine di risorse umane appartenenti alla P.A.

In altri termini la tecnologia è solo uno strumento ed in quanto tale la sua semplice introduzione non è in grado di produrre alcun risultato senza il contributo determinante dei pubblici dipendenti.

D’altra parte per poter sfruttare al meglio le opportunità che la tecnologia può offrire è necessario che le persone, impiegate nei servizi pubblici, non solo operino con competenza e adeguata professionalità, ma siano motivate e consapevoli della centralità del loro ruolo.

Proprio a tal fine ho adottato due Direttive dirette alle amministrazioni italiane, una tesa a definire i criteri per la rilevazione della qualità dei servizi pubblici percepita dai cittadini (customer satisfaction), e una seconda contenente l’indicazione di misure utili al miglioramento del benessere organizzativo nelle pubbliche amministrazioni. Attraverso il miglioramento delle condizioni organizzative e il coinvolgimento degli utenti cresce la capacità delle amministrazioni di produrre politiche efficaci e di erogare servizi efficienti.


L’azione concreta del Dipartimento della Funzione Pubblica in tema di innovazione

 Il Dipartimento della funzione pubblica è al centro di un’ampia e capillare azione di promozione di progetti di innovazione, tra i quali:

  nell’ambito di un utilizzo ottimale dei fondi comunitari, nel periodo 2000-2006, sono stati stanziati per i processi di riforma 79.463.000 euro per le Regioni del Sud e 16.000.000 per le Regioni del Centro-Nord;
  selezionati e cofinanziati progetti di innovazione tecnologica per un valore di 500
milioni di euro,
   finanziati 302 progetti per la realizzazione di servizi comunali alle imprese, col coinvolgimento di
2.756 amministrazioni;
   realizzati 16 scambi tra amministrazioni per trasferire
esperienze di eccellenza;
   costruita una rete di 19 Centri regionali per servizi di formazione e assistenza alle amministrazioni per introdurre le innovazioni tecnologiche nell’organizzazione del lavoro.

 I riconoscimenti internazionali

 I riconoscimenti internazionali e i sondaggi effettuati presso gli utenti dei pubblici servizi confortano il nostro impegno.

Permettetemi di ricordare il premio delle Nazioni Unite per la pubblica amministrazione, per la categoria “innovazioni nella pubblica amministrazione”, ottenuto lo scorso anno. Il premio, consegnato a New York in occasione della prima giornata mondiale delle Nazioni Unite per le pubbliche amministrazioni, è proprio il frutto dell’efficace e costante iImpegno dell’amministrazione italiana di migliorare la qualità delle proprie prestazioni a favore di cittadini e imprese.

Le selezioni per l’edizione 2003 del premio e-Europe per il Governo elettronico hanno mostrato il grado di diffusione in Italia di soluzioni innovative e di qualità nelle pubbliche amministrazioni di tutti i livelli: infatti, su 65 candidature selezionate per la conferenza ministeriale sul governo elettronico del luglio 2003, ben 27, quasi 1/3, erano di amministrazioni italiane. L’Italia guida la classifica, tenendo a una certa distanza, in seconda posizione, Regno Unito, Spagna e Svezia.

 

Il grado di soddisfazione di cittadini e imprese

 Per quanto riguarda la rilevazione del grado di soddisfazioni degli utenti, il Dipartimento realizza, attraverso l’Osservatorio permanente sulle opinioni dei cittadini e delle imprese sulla Pubblica Amministrazione, un’attività di monitoraggio della percezione che gli utenti hanno della Pubblica Amministrazione.

I principali risultati delle indagini condotte durante il primo trimestre del 2004 mostrano che

   il 21.4% dei cittadini riconosce miglioramenti nella qualità dei servizi pubblici e 1’80.8% riconosce che la qualità dei servizi e uguale o migliorata;
    il giudizio sulla qualità dei servizi pubblici è migliorato soprattutto per:

·  la semplicità e velocità della procedura,
·  
il migliore utilizzo delle nuove tecnologie,
·  
la maggiore e più semplice informazione,
· 
la facilità di accesso,
· 
la semplificazione del linguaggio e chiarezza delle regole,
·  la qualità dell’accoglienza e dell’ambiente dove si svolgono le prestazioni. 

Per concludere, l’innovazione per potere raggiungere i proprio obiettivi non può prescindere né dalla formazione né dalla valorizzazione delle risorse umane n’é dall’adeguato ascolto di cittadini e imprese, pur fondandoli sull’utilizzo delle nuove tecnologie dell’informazione.

Proprio in quest’ottica vanno incoraggiate iniziative come questa, che mirano a formare competenze e capacità professionali in grado di inserirsi nelle pubbliche amministrazioni per renderle effettivamente vicine agli utenti e alle loro esigenze, proseguendo e rafforzando il cammino già intrapreso.

L’avvio di questa partnership tra la Facoltà e il Dipartimento, nella quale rientra il Master che oggi si inaugura, è occasione per noi molto importante. Essa dimostra in concreto quanto elevate siano le potenzialità di una collaborazione tra mondo accademico e pubblica amministrazione.

Vi ringrazio per l’attenzione.